mercoledì 27 giugno 2018

La guarigione dell`emorroissa



«Colei che veniva a me, ha ricevuto la forza, poiché un segreto vigore mi ha sottratto.
Perché, Simone figlio di Giovanni, tu mi dici che una immensa folla addosso mi si accalca?
La mia divinità, essi non toccano.
Ma questa donna, nella visibil veste
la natura mia divina ha conquistato
in modo manifesto, e la salute ha avuto
gridandomi: Salvami, Signore!».
Vedendosi non rimasta inavvertita,
così tra sé la donna rifletteva:
«Mi farò scorgere dal salvatore mio, Gesù, adesso che dalle brutture mie sono mondata.
E invero adesso non ho più paura:
per suo volere infatti io compivo questo.
Ho fatto solo quel ch`ei desiderava:
Incontro a lui son corsa con la fede
dicendogli: Salvami, Signore!
Non ignorava certo il Creatore
quel ch`io facevo, bensì pietoso
egli mi ha sopportata. Solo toccandolo,
ho vendemmiato la forza, perché lui
s`è lasciato spogliare volentieri.
Così ora è sparita la paura d`esser vista,
davanti a Dio gridando ch`egli è il medico degli infermi e il salvatore d`anime, signor della natura, al quale io dico: Salvami, Signore!
A te ho ricorso, medico mio buono,
l`obbrobrio mio alfine rigettando.
Non levar contro di me tua collera,
non adirarti contro la tua serva:
solo per tuo volere io ho agito,
poiché, ancor prima di pensare all`atto,
presente, m`assistevi e m`incitavi a farlo.
Sapevi che il cuor mio gridava: Salvami, Signore!».
«Donna, coraggio ormai che per la fede
e col mio assenso tu mi hai spogliato.
Rassicurati ora, perché non è per farti biasimare che in mezzo a tanta gente t`ho condotto, ma per dar loro sicurezza: quando mi si spoglia io mi rallegro, non muovo alcun rimbrotto.
Resta in buona salute, tu che in tutto il tuo male mi gridavi: Salvami, Signore!
Non opra di mia mano è questo, ma della fede tua.
Molti infatti han toccato la mia veste,
senza però ricever forza, perché la fede non portavan seco.
Tu che con molta fede m`hai toccato,
hai colto della salute il frutto; ecco perché davanti a tutti t`ho portato, per farti dire ancora: Salvami, Signore!».
O Figlio incomprensibile di Dio, incarnato per noi per amor dell`uomo,
come la donna dal suo sangue hai liberata, così libera me dai miei peccati,
tu che unico senza peccato sei.
Per le preci e le suppliche dei santi,
inclina il cuore mio o sol potente,
alla meditazione incessante della tua parola, sí che tu possa salvarmi.

(Romano il Melode, Hymn., 33, 15-21)


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