Dalle «Conferenze» di san Tommaso d'Aquino, sacerdote
(Conf. sul Credo; Opuscula theologica 2; Torino 1954, pp.
216-217)
Quando saranno compiuti tutti i nostri desideri, cioè nella
vita eterna, la fede cesserà. Non sarà più oggetto di fede tutta quella serie
di verità che nel «Credo» si chiude con le parole: «vita eterna. Amen».
La prima cosa che si compie nella vita eterna è l'unione
dell'uomo con Dio.
Dio stesso, infatti, è il premio ed il fine di tutte le
nostre fatiche: «lo sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà molto grande»
(Gn 15,1). Questa unione poi consiste nella perfetta visione: «Ora vediamo come
in uno specchio, in maniera confusa, ma allora vedremo faccia a faccia» (1Cor
13,12).
La vita eterna inoltre consiste nella somma lode, come dice
il Profeta: «Giubilo e gioia saranno in essa, ringraziamenti e inni di lode»
(Is 51,3). Consiste ancora nella perfetta soddisfazione del desiderio. Ivi infatti
ogni beato avrà più di quanto ha desiderato e sperato. La ragione è che nessuno
può in questa vita appagare pienamente i suoi desideri, né alcuna cosa creata è
in grado di colmare le aspirazioni dell'uomo. Solo Dio può saziarlo, anzi
andare molto al di là, fino all'infinito. Per questo le brame dell'uomo si
appagano solo in Dio, secondo quanto dice Agostino: «Ci hai fatti per te, o
Signore, e il nostro cuore è senza pace fino a quando non riposa in te».
I santi, nella patria, possederanno perfettamente Dio. Ne
segue che giungeranno all'apice di ogni loro desiderio e che la loro gloria
sarà superiore a quanto speravano. Per questo dice il Signore: «Prendi parte
alla gioia del tuo padrone» (Mt 25,21); e Agostino aggiunge: «Tutta la gioia
non entrerà nei beati, ma tutti i beati entreranno nella gioia. Mi sazierò
quando apparirà la tua gloria»; ed anche: «Egli sazia di beni il tuo
desiderio». Tutto quello che può procurare felicità, là è presente ed in sommo
grado. Se si cercano godimenti, là ci sarà il massimo e più assoluto godimento,
perché si tratta del bene supremo, cioè di Dio: «Dolcezza senza fine alla tua
destra» (Sal 15,11).
La vita eterna infine consiste nella gioconda fraternità di
tutti i santi. Sarà una comunione di spiriti estremamente deliziosa, perché
ognuno avrà tutti i beni di tutti gli altri beati. Ognuno amerà l'altro come se
stesso e perciò godrà del bene altrui come proprio.
Così il gaudio di uno solo sarà tanto maggiore quanto più
grande sarà la gioia di tutti gli altri beati.
Nessun commento:
Posta un commento