
Tale atteggiamento suole essere proficuo agli ascoltatori, mentre un discorso generico sulle virtù e sui vizi tocca poco gli ascoltatori.
Così pure nelle confessioni, sia che tu conforti con dolcezza i pusillanimi, sia che incuta terrore agli incalliti nel male, mostra sempre sentimenti di carità perché il peccatore capisca che le tue parole derivano da un sincero amore.
Le parole caritatevoli e dolci siano sempre preferite a quelle che pungono.
Tu, dunque, che desideri essere utile alle anime del prossimo, per prima cosa ricorri a Dio con tutto il cuore e chiedi a lui con semplicità questa grazia, che si degni di infondere in te quella carità, che è la perfezione delle virtù, e per mezzo della quale tu possa compiere ciò che desideri."
Dal trattato « Sulla vita spirituale » di san Vincenzo Ferrer, sacerdote (Cap. 13; ed. Garganta-Forcada, pp. 513-514)
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