In primo luogo questo ti consiglio, ti raccomando e ti impongo, figlio carissimo; fà onore alla corona regale, conserva la fede
cattolica e apostolica con tale diligenza e scrupolo da essere di esempio a
tutti quelli che da Dio ti sono stati sottoposti, perché tutte le persone
dabbene giustamente ti indichino come un praticante autentico del Vangelo.
Senza di questo, sappilo per certo, non sarai cristiano né figlio della Chiesa.
Nel palazzo reale dopo la fede in Cristo, viene quella nella Chiesa, la quale,
piantata dapprima dal nostro capo, Cristo, fu poi trapiantata e solidamente
costruita e diffusa per tutto il mondo dalle sue membra, ossia dagli apostoli e
dai santi padri.
Questa Chiesa non cessa mai di generare ovunque nuovi figli,
anche se in diverse regioni data la sua antica introduzione, in un certo senso
si potrebbe considerare vecchia. Nel nostro regno però, o figlio carissimo,
essa é ancora giovane, in quanto nuova e annunziata da poco. Per questo ha
bisogno di persone che la custodiscano con maggior impegno e vigilanza, perché,
quel bene, che la divina bontà ha elargito a noi, senza alcun nostro merito,
non vada perduto e ridotto al nulla per tua ignavia, pigrizia e negligenza.
Figlio mio carissimo, dolcezza del mio cuore, speranza della mia futura
discendenza, ti scongiuro e ti comando di farti guidare in tutto e per tutto
dall'amore, e di essere pieni di benevolenza, non solo verso i parenti e i
congiunti, siano essi principi, condottieri, ricchi, vicini o lontani, ma anche
verso gli estranei e tutti quelli che vengono da te.
Se praticherai la carità, arriverai alla suprema
beatitudine. Sii misericordioso verso tutti gli oppressori. Abbi sempre
presente nel cuore il modello offerto dal Signore quando dice: «Misericordia io
voglio e non sacrificio» (Mt 9, 13). Sii paziente con tutti, non solo con i
potenti ma anche con i deboli. Infine sii forte, perché non ti inorgoglisca la
prosperità, né ti abbatta l'avversità. Sii anche umile, perché Dio ti esalti
ora e in futuro. Sii moderato e non punire o condannare alcuno oltre misura.
Sii mite e non voler metterti mai in oppisizione con la giustizia. Sii onesto,
perché non abbia mai a procurare volutamente disonore ad alcuno. Sii casto,
perché tu abbia ad evitare, come spine di morte, le sollecitazioni malvage.
Tutte queste cose, qui sopra elencate, danno splendore alla
corona regale, mentre, senza di esse, nessuno é in grado di regnare come si
conviene quaggiù, né di giungere al regno eterno.
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