Sono
contento, quando vedo cambiare la signoria,
quando i vecchi lasciano il loro posto
ai giovani,
e ognuno può lasciare dietro a sé, nella
sua stirpe,
tutti i figli, che almeno uno possa
perpetuare la sua prodezza.
Allora mi sembra che il secolo si rinnovi meglio
che per fiori
e per canto di uccelli.
Ugualmente chi, dama o signore,
può
cambiare un vecchio con un giovane deve
affrettarsi a farlo.
Considero vecchia la donna che non ha
più capelli,
ed è vecchia, quando non ha più
cavaliere;
considero vecchia quella che tiene due
amanti;
ed è vecchia quando si concede a un uomo
vile.
Vecchia la considero, se ama nel suo
castello,
ed è vecchia, se fa ricorso ai
sortilegi;
la considero vecchia infine, quando i
giullari l’annoiano,
ed è vecchia quando è troppo ciarliera.
E’ giovane la dama che sa onorare
nobiltà,
ed è giovane se compie nobili azioni.
Si mantiene giovane quando ha nobile
sentire
e
non adopera modi spregevoli, per acquisire buona fama.
Si mantiene giovane quando ha cura del
suo bel corpo
ed è giovane quando si comporta bene.
Si mantiene giovane quando non va troppo
curiosando
ed evita di comportarsi sconvenientemente con un bel giovane.
Giovane è un uomo che impegna i suoi
beni,
ed è giovane quando è in grandi
strettezze;
giovane appare quando l’ospitaità gli
costa molto,
ed è giovane quando regala
generosamente.
Giovane appare quando brucia cofano e
forziere,
e allestisce corti e giostre.
Giovane appare sa ben corteggiare
ed è
giovane quando gli piace giocare.
Vecchio è l’uomo ricco quando nulla
mette in pegno,
benché gli avanzi frumento, e vino
lardo.
Vecchio lo considero quando imbandisce
uova e formaggio
in un giorno in cui si può mangiare
carne, a sé e ai compagni.
Appare vecchio, quando porta la cappa
sul mantello,
vecchio, quando può chiamare suo il
cavallo,
vecchio è, quando vuole stare in pace
anche un giorno solo,
e vecchio quando può svignarsela senza
godere.
Questo mio sirventese sul vecchio e sul
giovane
lo porti il giullare Arnaldo a Riccardo,
che lo protegga;
e che egli non voglia ammassare vecchio
tesoro,
perché può, con un tesoro giovane,
guadagnare molto pregio.
Bertrand von Born
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