Due volpi entrarono una notte di sorpresa in un pollaio; fecero strage di galli, galline e pollastre, e così acquietarono la loro fame. Una di esse, giovane e focosa voleva divorare tutto, mentre l’altra, vecchia ed avara, voleva conservare una parte della preda per l’avvenire, dicendo alla compagna: “L’esperienza mi ha reso saggia, perché ho visto molte cose dacchè sono al mondo. Non mangiamo tutto in un giorno solo; poiché abbiamo fatto fortuna e trovato un tesoro dobbiamo risparmiarlo”. La volpe giovane rispose:”Voglio mangiare, mentre ci sono e saziarmi per otto giorni; tornare qui non sarà facile; il padrone, per vendicare la morte dei suoi polli, ci ammazzerebbe”.
Dopo questa conversazione, ognuna prese il suo partito; la giovane mangiò tanto da scoppiare e potè appena andare a morire nella sua tana; la vecchia che credeva cosa saggia moderare il suo appetito e fare economia, volle il giorno dopo ritornare alla preda, ma fu accoppata dal padrone.
Questa favola insegna che ogni età ha i suoi difetti: i giovani sono focosi e insaziabili nei loro desideri; i vecchi incorreggibili nella loro avarizia
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