Si dice che il bene dà forza.
E’ vero, ma si tratta di forze molto fragili e delicate, mentre il male dà forze robuste. Altrimenti come si spiega che chi fa il bene ne soffre poi, e soffre molto di più, se non perché il bene, sia pure in senso nobile, lo ha reso fragile e delicato?
Quando qualcuno fa un’azione cattiva, subito il male lo aiuterà col dargli forze, poiché ora si tratta di dover fare uno sforzo su sé stessi precisamente perché ci si sente in torto. Chi è buono, si sente debole in confronto. Ecco perché le individualità disperate, che non credono né in Dio né nell’eternità, si mostrano spessissimo in questa vita tanto forti: perché ad esse è del tutto sconosciuta quella fragilità che dà l’eternità. Donde il proverbio: “l’erba cattiva non muore mai!”
Che il bene infonda forze, è anche vero ma si tratta di quel genere di forze che non fanno bella figura nel mondo.
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