Un intellettualismo presuntuoso pretende di
sollevare obbiezioni contro il miracolo quando si vede ch’esso non ha
un’importanza teleologica finita, come per esempio il beneficare.
Quando Cristo ordina al mare di tacere o di calmarsi
Mc 4,39, non si vede come ciò abbia cotesta teologia finita; ergo.
Oh umana prudenza! No, il miracolo ha anche un altro
lato da cui può essere visto. Esso serve specialmente come contraddizione, per
presentare Cristo come l’oggetto della Fede, il segno di contraddizione, dov’è
contenuta la possibilità dello scandalo. Il miracolo ritorna nella Storia della
Passione: qui la cosa che mette in decisione la Fede è precisamente il fatto
ch’Egli ora sia così impotente. Lui che comandava perfino ai venti e alla tempesta
e quasi unicamente per godersi la sua divina potenza.
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