venerdì 13 marzo 2015

Predicazione e predicazione



Una sola volta il Cristianesimo fu predicato senza il predicatore stesso avesse bisogno: da Cristo, che era il Cristianesimo e che ci acquistò la Grazia.
Ogni altra predicazione dev’essere fatta da qualcuno che per conto suo abbisogna del Cristianesimo e questo lo si deve quindi sentire dalla sua predicazione 
Cio non deve significare che il predicatore possa esimersi dallo sforzo e godere la vita, dicendo: “ io mi rifugio nella Grazia e con ciò posso godermi la vita e esimermi dalle sofferenze. Perché (potrebbe quasi aggiungere per meglio tranquillizzarsi) non tocca poi a me salvare il mondo o acquistare la Grazia; io mi rifugio in essa e me ne servo1”.
Ma forse egli se ne serve troppo, e così l’affare prende una falsa piega.
È forse intenzione del Cristianesimo di voler abolire, per via della Grazia, ogni sforzo? No; il Cristianesimo vuole proprio con la Grazia se è possibile, far sì che la Legge sia adempiuta. A questo fine il Cristianesimo si regola in questo modo. Quando si esige da un uomo la tale o tal cosa ma così che sia decisivo per la sua salvezza eterna il farla e il farla a perfezione: il poveretto deve nello stesso secondo accasciarsi di disperazione, deve sentirsi come soffocare e quasi boccheggiante. Perché è una pressione insopportabile il pensare che da quella cosa dipende la felicità dell’anima sua: per questo egli vien meno. Tale è press’a poco il pensiero del Cristianesimo. Esso dice: è l’angoscia a far si che l’uomo non possa.. togli l’angoscia e vedrai ch’egli di certo potrà. E’ come quando si spaventa troppo un bambino di modo che il poverino non può più far niente. Un maestro più esperto forse direbbe: la causa è l’angoscia toglietela, e vedrete ch’egli potrà di certo, almeno in buona parte. Così col Cristianesimo e con la Grazia. Togli all’uomo tutta ques’angoscia per la salvezza dell’anima sua; è dessa che gli impedisce ogni attività. La Grazia la toglie; tu sei salvato per la Grazia e dalla Grazia per mezzo della Fede. Togli perciò quest’angoscia e vedrai ch’egli potrà certamente. Il pensiero del Cristianesimo è che ora, come mai prima sotto la Legge, si dovrebbe vedere ciò di cui un uomo è capace. Invece noi abbiamo messo avanti la “Grazia”, per impedire l’azione. E mentre la “Grazia” dovrebbe infondere spirito e coraggio per l’azione, ora finisce per causare un’ostruzione perfino contro natura: la si pone in modo che col pretesto della Grazia ci si sprofonda sempre più in basso, nella mollezza e nel vezzeggiamento, col pretesto di avere sempre più bisogno della Grazia.
L’intenzione del Cristianesimo invece è che proprio il pensiero della Grazia dovrebbe infondere all'uomo coraggio e gioia per sforzarsi, perché qualunque cosa gli accada, ciò non gli potrebbe in ogni caso (anche nel più disperato!) mai pregiudicare la sua salvezza eterna, essendo questa assicurata dalla Grazia. Perciò si può con tanto maggior animo buttarsi allo sbaraglio. Noi invece ce la sbrighiamo tacciando anche il minino rischio d’imprudenza … dato che la salvezza è comunque Grazia!

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