domenica 25 febbraio 2018

Lo Spirito e il deserto


«Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto» (Mt 4,1). Il Signor mio Gesù Cristo fa tutto o condotto, o mandato, o chiamato, o comandato; di sua iniziativa, nulla. Mandato viene nel mondo, condotto va nel deserto, chiamato risorge da morte, come sta scritto: Sorgi, mia gloria, sorgi, arpa e cetra! (cf Sal 56,9).
Verso la passione, però, si affretta spontaneamente e di sua volontà, come aveva predetto il profeta: «È stato sacrificato, perché lo ha voluto» (Is 53,7 Volg.). Fatto proprio in questo obbediente al Padre fino alla morte. Maestro, infatti, e modello di obbedienza, non volle né fare né subire cosa alcuna all'infuori di essa, che è l'unica via che conduce alla vita nella verità. «Fu condotto dallo Spirito nel deserto» o, come dice un altro evangelista: «Lo Spirito lo spinse nel deserto» (Mc 1, 12).
«Quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio» (Rm 8,14). Egli però, essendo figlio in modo più particolare e più degno è spinto o condotto nel deserto in modo diverso e più eccellente degli altri.
«Pieno» – dice – «di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto». Agli altri lo Spirito Santo viene dato in una certa misura e secondo questa misura sono guidati in tutto; ne ricevette, però, la pienezza colui nel quale si compiacque di dimorare la pienezza della Divinità. Questi perciò è portato più potentemente e più pienamente a compiere gli ordini del Padre.
«Tornato» – dice – «dal Giordano, fu spinto nel deserto». Colui che discese nel mondo, dunque, viene dal Giordano; di qui poi, ritornando di nuovo, lascia questo mondo e va al Padre. Perciò, chi desidera ascendere venga al Giordano, venga alla discesa, venga all'umiltà, che è la sola condizione per l'ascensione. Infatti, «chiunque si umilia sarà esaltato» (Lc 14,11 e 18,14).
Qui troverà lo Spirito Santo, che riposa sull'umile e sul mansueto, su chi teme la parola di Dio, il quale resiste ai superbi mentre dà la grazia agli umili, affinché disprezzino il mondo e fuggano il secolo, vincano il diavolo e si allontanino dalle moltitudini, in mezzo alle quali i cattivi discorsi corrompono i costumi; cerchino il deserto e i luoghi nascosti dove attendere a Dio e dove poterlo invocare come una rondinella, e meditare su di lui come una colomba; dove, rispondendo, egli parlerà al loro cuore dicendo, secondo il profeta: «La condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore» (Os 2,16).
Così il nostro Signore Gesù Cristo, mite e umile di cuore, dopo esser giunto a tale umiltà e mansuetudine da sottoporsi alle mani di chi gli era inferiore per esser battezzato, sull'istante meritò di esser preferito come attesta la voce paterna: «Questo è il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto» per la sua umiltà e obbedienza; è per questo che giustamente lo innalzo e lo preferisco agli altri; perciò fin da ora ascoltatelo. E sull'umile e mansueto discese come in un tempio proprio e intimo, lo Spirito Santo, dal quale fu condotto nel deserto.

Dai «Discorsi

Nessun commento:

Posta un commento