di sant'Ippòlito, sacerdote
(Cap. 9-12; PG 10, 815-819)
Uno solo è Dio, fratelli, colui che noi non conosciamo per
altra via che quella delle Sacre Scritture.
Noi dobbiamo quindi sapere tutto quanto le divine Scritture
ci annunziano e conoscere quanto esse ci insegnano. Dobbiamo credere al Padre,
come lui vuole che gli crediamo, glorificare il Figlio come vuole che lo
glorifichiamo, ricevere lo Spirito Santo come desidera che lo riceviamo.
Procuriamo di arrivare a una comprensione delle realtà
divine non secondo la nostra intelligenza e non certo facendo violenza ai doni
di Dio, ma nella maniera in cui egli stesso volle rivelarsi nelle Sacre
Scritture.
Dio esisteva in sé perfettamente solo. Nulla c'era che fosse
in qualche modo partecipe della sua eternità. Allora egli stabilì di creare il
mondo. Come lo pensò, come lo volle e come lo descrisse con la sua parola, così
anche lo creò. Il mondo cominciò ad esistere, perciò, come lo aveva desiderato.
E quale lo aveva progettato, tale lo realizzò. Dunque Dio esisteva nella sua
unicità e nulla c'era che fosse coeterno con lui. Niente esisteva se non Dio.
Egli era solo, ma completo in tutto. In lui si trovava intelligenza, sapienza,
potenza e consiglio. Tutto era in lui ed egli era il tutto. Quando volle, e
nella misura in cui volle, egli, nel tempo da lui prefissato, ci rivelò il suo
Verbo per mezzo del quale aveva creato tutte le cose.
Poiché dunque Dio possedeva in sé la sua Parola, ed essa era
inaccessibile per il mondo creato, egli la rese accessibile. Pronunziando una
prima parola, e generando luce da luce, presentò alla stessa creazione come
Signore il suo stesso Pensiero, e rese visibile colui che egli solo conosceva e
vedeva in se stesso e che prima era assolutamente invisibile per il mondo
creato. Lo rivelò perché il mondo lo vedesse e così potesse essere salvato.
Questi è la Sapienza che venendo nel mondo si rivelò Figlio
di Dio. Tutto fu creato per mezzo di lui, ma egli è l'unico che viene dal
Padre.
Questi poi diede una legge e dei profeti e li fece parlare
nello Spirito Santo perché, ricevendo l'ispirazione della potenza del Padre,
annunziassero il volere e il disegno del Padre.
Così dunque fu rivelato il Verbo di Dio, come dice il beato
Giovanni che sommariamente riprende le cose già dette dai profeti mostrando che
questi è il Verbo, nel quale tutto fu creato. Dice Giovanni: «In principio era
il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Tutto è stato fatto per
mezzo di lui, senza di lui nulla è stato fatto» (Gv 1, 1. 3).
Più avanti dice: Il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure
il mondo non lo ha conosciuto. Venne presso i suoi, ma i suoi non lo hanno
accolto (cfr. Gv 1, 10-11).
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