Quindi, anche Giovanni alle parole di invidia rispose annunziando
la vita. Infatti, aggiunge subito: Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta
uno che voi non conoscete (Gv 1,26). Giovanni non battezza con lo Spirito, ma
con l`acqua, poiché, non potendo togliere i peccati, lava con l`acqua i corpi
dei battezzati, tuttavia non lava lo spirito col perdono. Perché dunque
battezza colui che non rimette i peccati col battesimo, se non perché, fedele
alla sua missione di precursore, egli che nascendo aveva prevenuto colui che
stava per nascere, prevenga battezzando il Signore che pure si accinge a sua
volta a battezzare; e colui che predicando è divenuto precursore di Cristo,
battezzando divenga anche suo precursore imitando
il sacramento? Egli intanto annunziando il mistero sostiene che il
Signore è in mezzo agli uomini e non è conosciuto, poiché il Signore
mostrandosi attraverso la carne, è visibile nel corpo ed invisibile nella sua
maestà. In merito aggiunge anche: Colui che viene dopo di me fu fatto prima di
me (Gv 1,15). Cosí infatti è detto: fu fatto prima di me, come dire: fu posto
prima di me. Dunque viene dopo di me, perché è nato dopo, ma fu fatto prima di
me, poiché mi è passato avanti. Ma dicendo queste cose poco piú sopra, rivela
le cause del fatto che Cristo viene prima, quando aggiunge: perché era prima di
me (ibid.). Come se dicesse apertamente: anche se è nato dopo [di me] è piú
grande di me, per il fatto che il tempo della sua nascita non lo limita.
Infatti, egli nasce da madre nel tempo, ma è generato dal Padre fuori del
tempo.
(Gregorio Magno, Hom., 1, 7, 3)
dipinto di Guercino
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