L'antica Eva, più matrigna che madre, perché diede ai figli
la morte prima ancora di generarli, fu sì chiamata «la madre di tutti i
viventi» (Gn 3, 20), ma in verità si potrebbe chiamare piuttosto assassina dei
viventi, perché il suo generare non fu altro che ingenerare morte. Essa dunque
non poté realizzare quanto il suo nome significava. Invece Maria diede piena
attuazione a quel mistero di cui è espressione. È infatti madre di tutti coloro
che rinascono alla vita, proprio come la Chiesa di cui è modello. È madre di quella vita
di cui tutti vivono. Generando la vita, ha come rigenerato tutti coloro che di
questa vita dovevano vivere.
La santa Madre di Cristo si riconosce madre dei cristiani
sul piano del mistero, e perciò esercita verso di loro tutte le sollecitudini e
l'amore propri di una madre. Non si sente insensibile verso i suoi figli, non
li tratta da estranei, lei, che pur avendo generato una volta sola, fu sempre
madre, né mai cessò di dare al mondo i frutti del suo amore materno.
Se un servo di Cristo può dire di generare i suoi figliuoli
per le premure e l'amore che porta loro, finché non sia formato il Cristo in
essi (cfr. Gal 41, 19), quanto più la
Madre stessa di Cristo? E Paolo li ha generati predicando la
parola di verità cori la quale sono stati rigenerati. Maria invece in un modo
molto più divino e santo, generandolo stesso Verbo. Io lodo certo in Paolo il
ministero della predicazione, ma ammiro e venero di più in Maria il mistero
della generazione.
Anche i cristiani la riconoscono per madre e, mossi dal loro
naturale affetto di figli, si rifugiano in lei in ogni necessità e pericolo,
invocandone con fiducia il nome, come bimbi in braccio alla loro mamma. Per
questo penso si possa intendere rivolto ad essi ciò che è stato promesso per
mezzo del profeta: Abiteranno in te i tuoi figli (cfr. Sal 101, 29) senza
escludere naturalmente che tale profezia sia principalmente riferita alla
Chiesa.
E ora, se davvero abitiamo al riparo della Madre
dell'Altissimo, riposiamo sotto la sua protezione come all'ombra delle sue ali,
e un giorno, condividendo la sua gloria, saremo ammessi alla sua presenza.
Allora risuonerà un unico coro di cuori esultanti che acclameranno la madre:
Sono in te tutte le nostre sorgenti (cfr. Sai 86, 7), o santa Madre di Dio.
Dai «Discorsi» del beato Guerrico, abate
(Disc. 1 nell'Assunzione della b. Vergine Maria; . PL 185, 187-189)
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