E' cosa nobile e santa meditare sulla passione di Cristo;
questo é il modo di arrivare alla santa unione con Dio. In questa santissima
scuola s'impara la vera sapienza: qui l'hanno imparata i santi. Quando poi la
croce del nostro dolce Gesù avrà poste più profonde radici nel vostro cuore,
canterete: Soffrire, non morire; oppure: Soffrire o morire; oppure ancora
meglio: Non soffrire e non morire, ma solamente trasformarsi totalmente secondo
la volontà divina. L'amre é virtù unitiva e fa proprie le pene dell'amato Bene.
Un tal fuoco, che penetra fin nelle midolla delle ossa, trasforma l'amante
nell'amato e unisce in modo così sublime l'amore col dolore, il dolore
coll'amore, da formare un insieme di amore e di dolore tanto unito che non si
distingue né l'amore dal dolore, né il dolore dall'amore. L'anima amante
gioisce nel suo dolore e fa festa nel suo doloroso amore.
Siate dunque fedeli nell'esercizio delle virtù e massime
nell'imitare il dolce Gesù paziente, perché questo é il gran culmine del puro
amore. Fate che non solamente nell'interno, ma anche nell'esterno si veda da
tutti che portate l'immagine di Gesù Crocifisso, tutto dolce, mansueto,
paziente. Chi infatti si mantiene interiormente unito con il Figliuolo del Dio
vivo, ne porta l'immagine anche al di fuori, con un continuo esercizio d'eroica
virtù e massime d'un patire virtuoso, che non si lamenta né di dentro né di
fuori. Statevene così tutti nascosti in Gesù Crocifisso, senza desiderare altro
che d'essere tutti trasformati per amore in ciò che egli vuole in tutto, in
tutto.
Così, divenuti veri innamorati del Crocifisso, celebrerete
ogni momento la festa della croce nel tempio interiore, in un silenzioso penare
senza appoggio a creatura alcuna. E poiché le feste si celebrano con
allegrezza, così la festa della croce dei devoti del Crocifisso si fa penando e
tacendo con volto ilare e sereno, perché tal festa sia più segreta alle
creature e scoperta solamente al sommo Bene. In questa festa si fa sempre
solenne banchetto, perché ci si nutre della divina volontà, ad esempio del
nostro Amore Crocifisso.
Dalle «Lettere» di san Paolo della Croce, sacerdote
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