mercoledì 1 ottobre 2014

Non portate nulla




Ponimi,  o Dio,  nella nudità in cui si gusta il tutto,
 fammi lo spirito e la memoria vuoti di tutto il creato affinché io gusti solo te..
o meglio non ti gusti,  ché  questa è  parola sensibile, 
ma sia in quel vuoto, in quel nulla aspro, solenne, misterioso in cui è il tutto che sei tu, cui l’anima aspira e geme per unirsi.
 O mio Dio, io non so dirmelo, ma io muoio dalla sete dell’unione e io so che solo in purezza tu ti unisci…
La tua parola mi resta martellante nell’anima: “non portate  nulla”, e io sento di portare troppo e questo mi dà una tristezza che sarebbe disperazione se io non sapessi che tu poi soccorri in misericordia chi ti cerca.

G. Canovai

Suscipe Domine pag 320-1

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