Il “pastore” (una lezione) predica il Cristianesimo
in quanto di funzionario e prebendato, quindi “oggettivamente”; naturalmente
non gli passa per la testa di vivere in conformità della sua predica (certo, in
realtà questo è anche naturale: fare il
contrario sarebbe proprio l’esigenza cristiana!).
Egli dice: il
mio compito è di predicare il Cristianesimo! Come quel bidello di Holberg che
tracciava sulla carta alcuni scarabocchi che nessuno, (neppure lui!) riusciva a
leggere e a chi ne lo rimproverava rispondeva che il suo compito era soltanto
di scrivere non di leggere, perché il leggere spettava ai professori!...
Così quindi non era giusto dire: Nessuno, neppure
lui stesso, poteva leggere quel che aveva scritto perché egli pensava che il
suo dovere finiva nel tracciare quegli scarabocchi. Parimenti il pastore,
agisce in conformità della predica- dicendo ch’egli è stato assunto soltanto
per predicare e che da lui non si può esigere di più.
Questo per la predica del pastore. I Cristiani
invece si sbarazzano dell’agire in
conformità della predica col pretesto che hanno già troppe cose a cui badare, e
che un Cristianesimo così austero non si può esigere che dal pastore, dall’uomo
di Dio!
Ed eccoci, quindi al risultato: “un Cristianesimo
senza cristiani”..
Soren kierkegaard, diario
Soren kierkegaard, diario
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