domenica 5 febbraio 2012

Conosci la dignità della tua natura


Nostro Signore Gesù Cristo, nascendo vero uomo, senza  cessare mai  di essere vero Dio, diede inizio, in se stesso, ad una nuova creazione e, con questa nascita, comunicò al genere umano un principio spirituale. Quale mente potrebbe comprendere questo mistero, o quale lingua potrebbe esprimere questa grazia? L'umanità peccatrice ritrova l'innocenza, l'umanità invecchiata nel male riacquista una nuova vita; gli estranei ricevono l'adozione e degli stranieri entrano in possesso dell'eredità.
Dèstati, o uomo,  e riconosci la dignità della tua natura ! Ricordati  che sei stato creato  ad immagine di Dio; che , se questa somiglianza  si è deformata in Adamo, è stata  tuttavia restaurata  in Cristo. Delle creature visibili  sèrviti in modo  conveniente , come ti servi della terra , del mare, del cielo, dell'aria, delle sorgenti, dei fiumi. Quanto di bello  e di  meraviglioso  trovi in essi, indirizzalo a lode e gloria del Creatore
Con il senso corporeo della vista accogli pure la luce materiale, ma insieme  abbraccia , con tutto l'ardore del tuo cuore, quella vera luce che illumina ogni uomo  che viene in questo mondo (cfr.Gv 1,9). Di questa luce il profeta dice :« Guardate a lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti» (Sal.33,6). Se  noi infatti siamo tempio di Dio e lo Spirito di Dio abita in noi, vale molto più quello che ciascun fedele porta nel suo cuore, di quanto può ammirare nel cielo.
Non vogliamo con questo, o carissimi, incitarvi o persuadervi  a disprezzare  le opere di Dio, o a vedere qualcosa di contrario alla vostra fede  nelle cose che il Dio della bontà ha creato buone, ma vogliamo solo esortarvi , perchè sappiate servirvi  di ogni creatura e di tutta  la bellezza di questo mondo in modo saggio  ed equilibrato. Difatti come dice l'Apostolo :« Le cose  visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne» (2 Cor 4,18)
Quindi, poichè siamo nati per la vita presente, ma poi siamo rinati per quella futura, non dobbiamo essere tutti dediti  ai beni temporali, ma tendere ai beni eterni. Per poter anzi contemplare più da vicino ciò che speriamo, riflettiamo a quanto la grazia  divina ha conferito alla nostra natura. Ascoltiamo l'Apostolo, che ci dice: « Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta  con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria» (Col 3,44) che vive e regna con il Padre e con lo Spirito Santo  per tutti i secoli dei secoli. Amen.

dai «Discorsi»  per il Natale del Signore , 7,2-6 di San Leone MAGNO, papa
 pl 54,217-218.220-221 

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