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mercoledì 5 febbraio 2014

Giordano Bruno di Nola


Giordano Bruno di Nola
17 febbraio 1600     vol 15 c. 87
Giouedì a di 16 detto
Giustitia d’un eretico impenitente buciato uiuo
A hore due di notte fu intimato alla Compagnia che la mattina si doueua far giustitia  d’vn in Ponte et pero alle 6 hore di notte radunati li confortatori  e capellano in sant’Orsola, et andati alla carcere di Torre di Nona, entrati nella nostra cappella e fatte le solite orattioni  ci fu consegniato il sottoscritto a morte condennato vide licet.
Giordano del quondam Giouanni Bruni frate apostata da Nola di Regno eretico impenitente: il quale esortato da nostri fratelli con ogni carità e fatti chiamare due padri di San Domenico, due del Giesu, due della Chiesa Nuoua e vno di San Girolamo, i quali con ogni affetto e con molta dottrina mostrandoli l’error suo, finalmente stette sempre nella sua maledetta ostinazione, aggirandosi il ceruello e l’intelletto con mille errori et vanità, et ansi pesuerò (sic) nella sua ostinatione che da ministri di giustitia fu condotto in Campo di Fiore e quiuj spogliato nudo e legato a un palo fu bruciato uiuo, accompagnato sempre dalla nostra compagnia cantando le letanie e li confortatori sino all’ultimo punto confortandolo allassar (sic) la sua ostinatione , con la quale finalmente finì la sua misera et infelice vita.


Tratto da documenti della Venerabile Confraternita di San Giovanni Decollato detta della Misericordia della nazione fiorentina in Roma


Giovanni Maria De Blasii da Spoleto



XXXI
Giovanni Maria De Blasii da Spoleto

2 maggio 1569, vol 27, p II, c. 129

Giannamaria da Subiaco

Adi detto.
Essendo costituito nella sudetta carcere il detto giorno, et condennato a morte  per l’ufitio della santa inquisizione  Giannamaria de Blasiii da Subiaco, il quale ancora lui disse che uoleua morire nel grembo della santa romana Chiesa, si confesso et comunico et domando perdono  a Dio de li soi peccati, non uolse far testamento, ne lassar memori alcuna, se non che disse che si pregassi Dio per lui, presenti li sotto scritti testimoni:
Messer Gian Battisti Perini
Messer Gian Battisti Italiani
Messer Bastiano Caccini                                              della notte
Messer Marcantonio Isolano
Raffaello Gabrielli in

Poi fu menato il Ponte, doue  fu appiccato e poi abbruciato

Per Monte Zazera proueditore – Antonio Strambi scriuano


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