domenica 1 aprile 2012

La carità di Cristo vi spinga


Meditate in cuor vostro quello che dice l'apostolo Paolo, cioè che Dio ha messo nella Chiesa apostoli, profeti e dottori e vi persuaderete che lui stesso vi ha posto nel vostro ufficio. Di questo vi offre testimonianza il medesimo santo dicendo che diversi sono i ministeri e diverse le operazioni e un medesimo Spirito Santo si manifesta in ciascuno di questi doni per la comune utilità, cioè l'utilità della Chiesa.
Perciò non dovete dubitare che vi sia stata data una simile grazia, infatti istruire i fanciulli, annunziare loro il Vangelo e formali nello spirito della religione è un grande dono di Dio. E' lui che vi ha chiamati a questo santo ufficio.
In tutto il vostro modo di insegnare, comportatevi in modo che i fanciulli, affidati alle vostre cure, vedano che voi esercitate il vostro compito come ministri di Dio in carità non finta e fraterna diligenza. Siete ministri di Dio, ma anche di Gesù Cristo e della Chiesa. Da ciò deriva un particolare orientamento del vostro impegno pedagogico, come si può dedurre anche dalle parole di san Paolo, quando esorta a considerare ministri di Cristo tutti quelli che annunziano il Vangelo. Sono come segretari che scrivono le lettere dettate da Cristo. Non lo fanno con l'inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma di carne quali sono i cuori dei fanciulli. Vi spinga sempre la carità di Dio, perché Gesù Cristo è morto per tutti, perché quanti vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto per loro ed è risuscitato. Perciò gli alunni, assiduamente da voi sollecitati, sentano Dio come colui che esorta per mezzo vostro, perché siete ambasciatori di Cristo.
E' necessario che mostriate anche alla Chiesa di quale amore ardete per essa e le diate prova della vostra diligenza. Voi infatti lavorate per la Chiesa, che è il corpo di Cristo. Col vostro impegno dunque dimostrate di amare coloro che Dio vi ha dati, come Cristo amò la Chiesa.
Preoccupatevi che veramente i fanciulli entrino in questo ordine di idee ed arrivino ad essere degni di presentarsi un giorno davanti al tribunale di Gesù Cristo gloriosi, senza macchia o ruga. Si manifesteranno così nei secoli avvenire le abbondanti ricchezze della grazia che Dio ha loro concesso. Dio, infatti, ha dato loro la grazia di imparare e a voi di insegnare ed educare, sì che possano avere l'eredità nel regno di Dio e di Gesù Cristo nostro Signore.

Dalle «Meditazioni» di san Giovanni Battista de la Salle, sacerdote
(Medit. 201)

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