martedì 22 maggio 2012

Vieni Spirito Santo

Sei pur mirabile, o Verbo, nello Spirito Santo, a fare che esso infonda se stesso nell’anima, per la quale infusione essa viene ad unirsi con Dio, concepisce Dio, gusta Dio, non si diletta altro che di Dio. E viene lo Spirito Santo nell’anima sempre segnato con quel prezioso sigillo del Sangue del Verbo, svenato Agnello; anzi il Sangue è quello che lo muove a venire, se ben da se stesso si muove e vuol venire. Il movente Spirito è in sé la sostanza del Padre e la sostanza del Verbo; e va partendosi dall’essenza del Padre, dal compiacimento del Verbo, e viene come fonte diffondendosi nell’anima e l’anima si annega in Lui. E come due fiumi, sboccando, si uniscono insieme in tal modo che il minore di essi lascia il suo nome prendendo quello del maggiore, così fa questo Spirito divino che viene all’anima per unirsi con lei. Ma bisogna che l’anima, che è la minore, perda il nome e lo lasci allo Spirito Santo; e deve far questo col trasformarsi tanto nello Spirito da divenire con lui una stessa cosa. E si infonde questo Spirito, dispensatore dei tesori che sono nel seno del Padre e tesoriere dei consigli che si fanno tra il Padre ed il Verbo, in modo tanto soave nell’anima che non è inteso e, per la sua grandezza, da pochi stimato. Col suo peso e leggerità si muove in tutti quei luoghi atti e preparati a riceverlo. Dalla sua frequente loquela e sommo tacere è sentito da tutti; con un impetuoso risguardo, immobile e mobilissimo, a tutti s’infonde.Non ti fermi, o santo Spirito, nell’immobile Padre, e ancora non ti fermi nel Verbo; e pur sei sempre nel Padre, nel Verbo, ed in te stesso e in tutti gli spiriti beati e nelle creature. Sei necessario alla creatura per il Sangue sparso dall’unigenito Verbo, il quale per affetto d’amore si è fatto necessario ad essa sua creatura. Ti riposi nelle creature che si rendono atte a ricevere in loro, per comunicazione dei tuoi doni, la propria similitudine tua per purità. Ti riposi in quelle che ricevono in loro l’effetto del Sangue del Verbo e si fanno abitazioni degne di te. Vieni, o santo Spirito. Venga l’unione del Padre, il compiacimento del Verbo. Sei, o Spirito di verità, premio dei santi, refrigerio delle anime, luce delle tenebre, ricchezza dei poveri, tesoro di quelli che amano, sazietà degli esaurienti, consolazione dei pellegrini; tu sei, insomma, colui nel quale si contiene ogni tesoro. Vieni tu che, discendendo in Maria, hai fatto incarnare il Verbo, e fa’ in noi per grazia quello che hai fatto in lei per grazia e per natura. Vieni, tu che sei nutrimento d’ogni casto pensiero, fonte d’ogni clemenza e cumulo d’ogni purità. Vieni, e consuma in noi tutto ciò che è cagione che non possiamo essere consumati in te.

dal libro dei colloqui "della rilvelazione " e della probazione ,  manoscritti II pg 622. ; III pp.70,186,246,265;iv . pg716 , riproduzione quasi testuale. 




















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