lunedì 23 settembre 2013

E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli




Che cosa vuol dire?

Nell’antichità, le strade che portano in Giudea erano piene di predoni. 
Per questo tutte le città avevano le mura per difendersi dagli attacchi non solo dei predoni, ma anche dai soldati mercenari. 
Nelle mura c’era una grande porta che veniva aperta alle sette del mattino e richiusa alle sei di sera. 
Chi arrivava dopo l’ora di chiusura rimaneva fuori, il che significava venire assaliti. 
Perciò si cominciarono ad aprire nelle mura  delle porticine che venivano chiamate  “aghi”.
 Queste porticine, o aghi, servivano per far entrare chi arrivava dopo l’orario di chiusura.  
I grandi mercanti cercavano di arrivare con le loro carovane prima delle sei della sera, perché le porticine erano così piccole che ci poteva passare solo un uomo senza niente addosso. 
La piccolezza di queste porte aveva lo scopo di offrire uno spazio così piccolo da impedire di entrare se si portavano con se delle armi. 
Se dei mercanti arrivavano dopo la chiusura della porta, scaricavano le merci e le facevano passare poco alla volta attraverso la piccola apertura, ma correvano il rischio che i cammelli venissero rubati se restavano fuori. 
Quindi dovevano ficcare il cammello nella porticina e spingerlo dentro. Immaginate la difficoltà di far entrare un cammello, che è testone come un mulo,  per quella porticina. Tremendo!
 Di qui viene l’espressione è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco nel regno dei cieli..




1 commento:

  1. Salve,
    dove sta scritto che le porticine sulle mura si chiamavano aghi o crune d'ago? Non c'è traccia nell'antichità di questo che da un certo periodo in poi (forse 1200) è stato affermato (e tramandato) per attenuare le parole di Gesù, troppo forti e inaccettabili per un ricco.
    Mi allineo con quanti affermano che Gesù volesse proprio dire "cammello", d'altra parte, "nulla è impossibile a Dio"...

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