Che cosa vuol dire?
Nell’antichità, le strade che portano in
Giudea erano piene di predoni.
Per questo tutte le città avevano le mura per
difendersi dagli attacchi non solo dei predoni, ma anche dai soldati
mercenari.
Nelle mura c’era una grande
porta che veniva aperta alle sette del mattino e richiusa alle sei di sera.
Chi
arrivava dopo l’ora di chiusura rimaneva fuori, il che significava venire
assaliti.
Perciò si cominciarono ad aprire nelle mura delle porticine che venivano chiamate “aghi”.
Queste porticine, o aghi, servivano
per far entrare chi arrivava dopo l’orario di chiusura.
I grandi mercanti cercavano di arrivare con
le loro carovane prima delle sei della sera, perché le porticine erano così
piccole che ci poteva passare solo un uomo senza niente addosso.
La piccolezza
di queste porte aveva lo scopo di offrire uno spazio così piccolo da impedire
di entrare se si portavano con se delle armi.
Se dei mercanti arrivavano dopo
la chiusura della porta, scaricavano le merci e le facevano passare poco alla
volta attraverso la piccola apertura, ma correvano il rischio che i cammelli
venissero rubati se restavano fuori.
Quindi dovevano ficcare il cammello nella
porticina e spingerlo dentro. Immaginate la difficoltà di far entrare un
cammello, che è testone come un mulo,
per quella porticina. Tremendo!
Di qui viene l’espressione è più facile
che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco nel regno dei cieli..
Salve,
RispondiEliminadove sta scritto che le porticine sulle mura si chiamavano aghi o crune d'ago? Non c'è traccia nell'antichità di questo che da un certo periodo in poi (forse 1200) è stato affermato (e tramandato) per attenuare le parole di Gesù, troppo forti e inaccettabili per un ricco.
Mi allineo con quanti affermano che Gesù volesse proprio dire "cammello", d'altra parte, "nulla è impossibile a Dio"...