martedì 15 aprile 2014

La mattina di Pasqua le donne, giunte al sepolcro videro rimosso il macigno.


La mattina di Pasqua le donne, giunte al sepolcro videro rimosso il macigno.
Ognuno di noi ha il suo macigno. Una pietra enorme messa all'imboccatura dell'anima, che non lascia filtrare l'ossigeno, che opprime in una morsa di gelo, che blocca ogni lama di luce, che impedisce la comunicazione con l'altro. È il macigno della solitudine, della miseria, della malattia, dell'odio, della disperazione del peccato. Siamo tombe alienate. Ognuna con il suo sigillo di morte. 
Pasqua allora sia per tutti il rotolare del macigno, la fine degli incubi, l'inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi, e se ognuno di noi uscito dal suo sepolcro, si adopererà per rimuovere il macigno dal sepolcro accanto si ripeterà finalmente il miracolo del terremoto che contrassegnò la prima Pasqua di Cristo. 

Pasqua è la festa dei macigni rotolati . E' la festa del terremoto..,

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