venerdì 3 ottobre 2014

Oh, dite che cos’è davvero Amore




Per alcuni Amore è un fanciullo,
e per altri un uccello,
per alcuni governa il mondo,
il che per altri è assurdo:
ma quando chiesi al mio vicino che 
sembrava lo sapesse,
la moglie si è seccò e ribattè
che non era suo interesse.

Assomiglia a un pigiama
o a un prosciutto vecchio e scipito?
Il suo odore fa pensare a un lama,
o avrà un buon profumo di pulito?

Al tatto è acuto spino
o d’oca soffice piumino?
è aguzzo o liscio fuori?
oh, dite che cos’è davvero Amore.

I libri di storia ne parlano
in note misteriose,
ed è un argomento consueto
nei viaggi di crociera;
l’ho visto menzionato nei
racconti di suicidio,
e scarabocchiato perfino 
sull’orario dei treni.

Fa l’urlo d’un famelico alsaziano
o come una fanfara un gran baccano?
Lo imiterà nel modo meno incerto
una sega o uno Steinway da concerto?

Quando canta alle feste la furore?
Soltanto roba classica gli piace?
E quando vuoi il silenzio, anche lui tace?
Oh, dite che cos’è davvero Amore.

Sono andato a vedere nel bersò, 
non ci aveva mai messo piede,
ho esplorato il Tamigi a Maidenhead
e l’aria salubre di Bringhton.

Non so che cosa mi cantasse il merlo
O che cosa dicesse il tulipano,
ma non era nascosto nel pollaio
né era finito sotto il letto.

Fa straordinarie smorfie forse?
Sull’altalena gli gira la testa?
Passa tutto il suo tempo alle corse
o pizzicando qualche corda pesta?
Sul denaro s’è fatto proprie idee?

Rende a quella di Patria il giusto onore?
Storie allegre racconta, pur pleblee?
Oh, dite che cos’è davvero Amore.

Quando viene, imprevisto s’avvicina 
mentre mi metto le dita nel naso?
Busserà alla mia porta la mattina?

O sul tram mi schiaccia un piede a caso?
Giunge improvviso come un temporale, 
saluta da villano o da signore?
Per la mia vita, è un cambio radicale?
Oh, dite che cos’è davvero Amore. 





W.H. Auden:







































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