lunedì 3 novembre 2014

Accadde un giorno

che gli anziani si recassero dall’abate Abraham, il profeta della legione.
 Lo interrogarono sull’abate Banè, dicendo: 
“Ci siamo intrattenuti con abba Banè sulla clausura nella quale egli si trova adesso; ci ha detto queste gravi parole: Egli stima tutta l’ascesi e tutte le elemosine che ha fatto nel suo passato come una profanazione”. 
E il santo vegliardo Abraham rispose loro e disse: “ha parlato rettamente”.
Gli anziani si rattristarono per via della loro vita che era anch’essa a quel modo. 
Ma l’abate Abraham disse loro: “perché affliggervi?”
Durante il tempo, in effetti, nel quale abba Banè distribuiva le elemosine, sarà arrivato a nutrire forse un villaggio, una città, una contrada. 
Ma ora è possibile a Banè levare le sue due mani affinchè l’orzo cresca in abbondanza nel mondo intero.
Gli è anche possibile, ora, chiedere a Dio di rimettere i peccati di tutta questa generazione”. 
E gli anziani, dopo averlo udito, si rallegrarono che vi fosse un supplice che intercedeva per loro.

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