lunedì 15 dicembre 2014

L’agricoltore e il suo figliuolo




Un agricoltore disse un giorno al suo figliolo:
 “ Figliuolo mio, tu devi prendere a dissodare quelle terre che ora non ci producono nulla, sgombrarne i cardi e le erbe inutili per noi: và e credi a me che sapremo fare il nostro pro’”. -Il figliuolo obbedisce; giunge colà e, vedendo quanto mai lavoro fosse da farvi: 
“Ah ! non ne arriverò mai a capo, egli esclama; ci vorrebbe un secolo”
 E così si perde d’animo e non incomincia nemmeno. Invece si sdraia accosto al forno, si balocca, si addormenta. Il giorno dipoi il padre va a vedere che cosa ha fatto ed il figliuolo si studia alla meglio per scusarsi. “Ma’avete messo sulle braccia una fatica troppo forte e quando ne potrei io vedere la fine?” -“Insegnati allora di coltivare soltanto questo cantuccio”. -Il figliuolo si mette al lavoro e lo conduce a fine allegramente . il giorno dopo gli viene assegnato un altro compito; e parimente lavora con buona volontà e contentezza. Passando da un pezzo di terra all’altro pezzo accanto, quel terreno fu alla fine tutto vangato, rivoltato e ben presto messo a coltivazione.

 Distribuite i vostri lavori; con la pazienza e col coraggio vi riuscirà di mandare ad effetto qualunque più ardua impresa.

Pietro Thouar


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