venerdì 19 dicembre 2014

Per un punto Martin perdè la cappa


Un abate di nome Martino fu incaricato di porre un’iscrizione sopra la porta del convento da poco restaurato. L’iscrizione, scritta in latino, doveva dire: 
La porta sia aperta. A nessun onesto sia chiusa.

Invece Martino, o per la fretta o per la distrazione, mise il punto fuori posto, tanto che l’iscrizione veniva a dire così:
La porta sia aperta a nessuno. All'’onesto sia chiusa.


Con siffatta iscrizione il convento veniva a scapitarci; il disgraziato Martino fu scacciato dagli altri frati, e così per un punto, messo fuori posto, venne a perdere la cappa, cioè l’abito monacale, quindi il suo ufficio di priorato in convento .

Di qui si formò il dettato che si suol ripetere, tutte le volte che alcuno, o per disgrazia o per negligenza, perde per un nonnulla una cosa di considerevole valore.



Vincenzo Marchesani

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