venerdì 13 marzo 2015

Il miracolo

Un intellettualismo presuntuoso pretende di sollevare obbiezioni contro il miracolo quando si vede ch’esso non ha un’importanza teleologica finita, come per esempio il beneficare.
Quando Cristo ordina al mare di tacere o di calmarsi Mc 4,39, non si vede come ciò abbia cotesta teologia finita; ergo.
Oh umana prudenza! No, il miracolo ha anche un altro lato da cui può essere visto. Esso serve specialmente come contraddizione, per presentare Cristo come l’oggetto della Fede, il segno di contraddizione, dov’è contenuta la possibilità dello scandalo. Il miracolo ritorna nella Storia della Passione: qui la cosa che mette in decisione la Fede è precisamente il fatto ch’Egli ora sia così impotente. Lui che comandava perfino ai venti e alla tempesta e quasi unicamente per godersi la sua divina potenza.

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