venerdì 20 marzo 2015

Se qualcuno cede alla tentazione, che ne è dello scandalo?

Un fratello domandò a un anziano: “Se qualcuno cede alla tentazione, che ne è dello scandalo?”
L’anziano gli raccontò questa storia:
“C’era un diacono molto conosciuto in un cenobio d’Egitto: un magistrato perseguitato dal governatore si rifugiò in quel monastero con tutta la sua famiglia. Istigato dal maligno, il diacono peccò con la moglie del magistrato e i fratelli ne furono coperti d’onta. Il diacono andò a visitare un anziano che amava e gli raccontò l’accaduto. Ora l’anziano aveva un nascondiglio nell’interno della sua cella; quando il diacono lo vide, gli disse: Seppelliscimi vivo in questo luogo e non dirlo a nessuno”, poi entrò nell’oscuro stambugio e vi fece vera penitenza. Dopo molto tempo, accadde che la piena del Nilo non avesse luogo. Mentre tutti pregavano, un anziano ebbe la rivelazione che l’acqua non si sarebbe alzata se il diacono nascosto da quell’anziano non fosse venuto anch’egli a pregare. Nell’apprendere questo i fratelli si meravigliarono e corsero al nascondiglio per farlo uscire; egli si mise a pregare e l’acqua salì. Anche quelli che si erano scandalizzati per la sua condotta ammirarono poi la sua penitenza e glorificarono Dio.

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