sabato 29 agosto 2015

L`amore verso i genitori



Ma c`è un onore non solo di ossequio, ma anche di liberalità: 
"Onora le vedove, che sono veramente vedove" (1Tm 5,3). 
Onorare, infatti, significa trattare secondo i meriti.
Nutri dunque tuo padre, nutri tua madre. 
E se nutrirai tua madre, non la ricompenserai certo per il dolore, per i tormenti ch`ella ha sofferto per te, non le restituirai le cure che per te ha avuto, non le renderai il cibo che ella ti ha dato con tenera pietà versando il latte delle sue mammelle nelle tue labbra, non le restituirai la fame che ha sopportato per te, quando non mangiava ciò che poteva nuocerti, ciò che poteva sciupare il suo latte. 
Per te ella ha digiunato, per te ha mangiato, per te non ha preso il cibo che desiderava e ha preso quello che non le piaceva, per te ha vegliato, per te ha pianto: e tu puoi tollerare che le manchi qualcosa? 
Oh, figlio, quale condanna ti attiri sulla testa, se non nutri tua madre? 
A lei devi ciò che hai, a lei devi ciò che sei...
Tu forse dai agli altri?
 E se questi ti obietteranno: va` prima a nutrire tua madre? 
Infatti, anche se sono poveri, essi non vogliono fruire di un`empia elemosina. 
Non hai udito parlare poco fa di quel ricco, disteso sul letto di porpora e di bisso e dal cui tavolo Lazzaro raccoglieva le briciole, il quale ha subíto le torture dell`eterno supplizio per non aver dato cibi al povero? 
Se è grave colpa non dare agli estranei, quanto piú grave è escludere i genitori !
Tu potresti replicare che preferisci donare alla Chiesa ciò che potresti dare ai tuoi genitori: ebbene, 
Dio non ti chiede un dono fondato sulla fame dei tuoi genitori. 
Non a caso il Signore, ai giudei che si lamentavano perché i discepoli di Cristo non si lavavano le mani, ha risposto:
 "Chiunque dirà: - E` sacra offerta il sussidio che dovrei darti, - non onora il padre e la madre" (Mt 15,5-6).



(Ambrogio, Exp. in Luc., 8, 75.77)


Foto di :
John Everett Millais, 
Cristo nella Casa dei genitori

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