domenica 18 settembre 2016

O insensata cecità del mondo e dell'anima





O insensata cecità del mondo e dell'anima, che in questi beni terreni pone la sua speranza, e per si piccola cosa e per si breve tempo perde la eterna gloria e acquista la pena eterna per due dì che ha dì possedere questi beni!
Certamente questo non viene se non da grandissima cecità: poiché l'anima avviluppata nel falso amore di queste cose transitorie, fatta già insensibile e perduto il sentimento della ragione, diventa una bestia..
Ma quelli che disprezzano queste cose seguitando te o Cristo, Maestro divino, in povertà, miseria e dolori, come in poco tempo vedono terminata ogni loro fatica e giungono nel riposo eterno !…
Fà dunque o Signore, che ponga tutto l'amore e il desiderio e l'affetto mio in te, infinito bene, che mi hai serbato infiniti gaudi e consolazioni eterne, se levo l'amore da queste cose transitorie e in te lo pongo…
O quanto e grande è la moltitudine della tua dolcezza o buon Dio, la quale tu riserbata a quelli che ti temono!



operette volgari 1,2 p 59-60 62-3

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