martedì 4 dicembre 2018

Gesù bambino, dai piedini rosa



Gesù bambino, dai piedini rosa
come un piccolo cucciolo d'uomo..
nato da Maria Vergine e da Dio
nato di notte quando tutto tace
e solo in cielo cantavano gli angeli,
con voci d'estasi,
con voci di azzurro
con voci di luna …
nato di notte quando tutti dormono
e solo vegliavano i pastori
con occhi attoniti
sulle vette dei colli … 

Nato di notte
quando ogni bestia è nella tana
e solo si ammucchiavano le pecore,
lana su lana
fiato su fiato
belato contro belato.
Nato di notte
quando tutto è buio
e solo lucono le stelle,
e le esili trombe degli angeli
danno bagliori
d'alba…
 

Gesù bambino, dai piedini rosa
come un piccolo cucciolo di Dio
venuto in terra
quando la terra era matura
e il primo grano di materia
che era stato gettato dall'abisso
dell'uniforme nulla
era salito fino alla carne umana,
era arrivato fino nel grembo di Maria.
Venuto in terra
quando agli ultimi bordi della notte
un petalo d'alba
sbocciava lentissimo
e gli uomini sarebbero usciti dalle case
lasciando il pigro caldo
nel giaciglio ansiosi di vivere,
curiosi di vederti.
Venuto in terra
per portarci un ombra della luce di Dio,
che lo splendore lo lasciasti in cielo,
da custodire a tuo Padre.
Venuto in terra per sporcarti i piedi,
nelle strade dell'Oriente,
nelle strade dell'Europa
nelle strade del mondo,
sui sassi e sulla polvere
sull'acciottolato e sull'asfalto,
nei vicoli angusti dei borghi,
popolati dai gatti,
nei fili delle nostre autostrade
percorsi da baleni
di gommata velocità,
dovunque camminano gli uomini,
e i muli,
e le marmotte del bosco.

Gesù bambino, dai piedini rosa
come la nostra carne,
come la nostra speranza,
come la nostra vita;
hai fatto bene a dimenticare la tua gloria
accanto alle trombe degli angeli
e a spegnere
quel concerto del cielo
hai fatto bene
a camminare come noi,
a faticare come noi,
ad aver fame e sete,
stanchezza e sonno,
gioia e dolore;
e a piangere con i nostri occhi.
Hai fatto bene
a mostrarci così
gli occhi di Dio,
la fame di Dio,
l'amore di Dio,
l'impotenza di Dio;
a dare un volto
a Colui che non ha volto,
a dare voce
al silenzio del Verbo.
Dio dai piedini rosa,
Dio che ha freddo e che piange;
piccolo cucciolo eterno,
caduto nello scorrere del tempo;
e che s'acquieta
in braccio a sua madre,
come un cucciolo d'uomo...



Foto: natività di Alessandra Bronci 

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