XXXI
Giovanni Maria De Blasii da Spoleto
2 maggio 1569, vol 27, p II, c. 129
Giannamaria da Subiaco
Adi detto.
Essendo costituito nella sudetta carcere il detto
giorno, et condennato a morte per
l’ufitio della santa inquisizione
Giannamaria de Blasiii da Subiaco, il quale ancora lui disse che uoleua
morire nel grembo della santa romana Chiesa, si confesso et comunico et domando
perdono a Dio de li soi peccati, non uolse
far testamento, ne lassar memori alcuna, se non che disse che si pregassi Dio
per lui, presenti li sotto scritti testimoni:
Messer Gian Battisti Perini
Messer Gian Battisti Italiani
Messer Bastiano Caccini della notte
Messer Marcantonio Isolano
Raffaello Gabrielli in
Poi fu menato il Ponte, doue fu appiccato e poi abbruciato
Per Monte Zazera proueditore – Antonio Strambi
scriuano
Tratto da documenti della Venerabile Confraternita
di San Giovanni Decollato detta della Misericordia della nazione fiorentina in
Roma
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