Dal trattato «Contro le eresie» di sant'Ireneo, vescovo
(Lib. 1, 10, 1-3; PG 7, 550-554)
Avendo ricevuto, come dissi, tale messaggio e tale fede, la Chiesa li custodisce con
estrema cura, tutta compatta come abitasse in un'unica casa, benché ovunque
disseminata. Vi aderisce unanimemente quasi avesse una sola anima e un solo
cuore. Li proclama, li insegna e li trasmette all'unisono, come possedesse
un'unica bocca.
Benché infatti nel mondo diverse siano le lingue, unica e
identica è la forza della tradizione. Per cui le chiese fondate in Germania non
credono o trasmettono una dottrina diversa da quelle che si trovano in Spagna o
nelle terre dei Celti o in Oriente o in Egitto o in Libia o al centro del
mondo. Come il sole, creatura di Dio, è unico in tutto l'universo, così la
predicazione della verità brilla ovunque e illumina tutti gli uomini che
vogliono giungere alla conoscenza della verità. E così tra coloro che
presiedono le chiese nessuno annunzia una dottrina diversa da questa, perché
nessuno è al di sopra del suo maestro.
Si tratti di un grande oratore o di un misero parlatore,
tutti insegnano la medesima verità. Nessuno sminuisce il contenuto della
tradizione. Unica e identica è la fede. Perciò né il fecondo può arricchirla,
né il balbuziente impoverirla.
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