Lo sguardo di Gesù e le lacrime
di Pietro, che ha rinnegato il Signore,
ma poi si è amaramente pentito, stimolano sant’Ambrogio a una delle sue più
ardenti preghiere. Il tema delle lacrime è sentito dal Santo con particolare
vibrazione. Pietro si rattristò e pianse,
perché sbagliò, come tutti sbagliano.
Lacrime preziose, che lavano la
colpa! Si mettono a piangere coloro ai
quali Gesù volge il suo sguardo
Pietro negò una prima volta, e
tuttavia non pianse, poiché il Signore non lo aveva guardato.
Negò una seconda volta, ma non
pianse, poiché il Signore non lo aveva guardato ancora.
Rinnegò una terza volta e pianse
un pianto amarissimo.
Guardaci, Signore Gesù, affinché
sappiamo piangere il nostro peccato.
Dei santi anche la caduta ci è di
vantaggio:
non ci ha danneggiati il
rinnegamento di Pietro, ci ha invece giovato il suo ravvedimento.
Pietro pianse, con la più
profonda amarezza,
per poter lavare con le lacrime
la sua colpa.
Sciogli anche tu, fratello,
nelle lacrime la tua colpa, se
vuoi meritare il perdono.
Se ti avviene di sbagliare,
Cristo ti è accanto
come testimone delle tue segrete
azioni
e ti guarda perché te ne ricordi
e confessi il tuo errore.
Imita Pietro,
quando per la terza volta
esclama:
“ Signore, tu sai che io ti
voglio bene”
Tre volte aveva rinnegato, e per
tre volte fa la sua professione.
Aveva rinnegato nella notte,
e alla luce del giorno dichiara
il suo amore.
Insegnaci, o Pietro, quanto ti
abbiano giovato le lacrime.
Eri caduto prima di piangere,
ma dopo aver pianto
fosti scelto per governare gli
altri,
tu che prima non eri riuscito a
governare te stesso.
(Amb. Exps. Ev. Luc., X, 87-90.92.)
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