Hai visto l'ammirabile vittoria? Hai visto la nobilissima impresa
della croce? Potrò mai dirti qualcosa di più meraviglioso? Considera il modo
con cui ha vinto e resterai ancora più ammirato. Cristo infatti ha vinto il
diavolo con gli stessi mezzi con cui aveva ottenuto vittoria il diavolo. Lo
sbaragliò con le stesse armi usate da lui. Senti in che modo.
Una vergine, un legno e la morte furono i simboli della
nostra sconfitta. La vergine era Eva, non aveva infatti ancora coabitato col
marito. Il legno era l'albero. La morte la pena di Adamo. Ma ecco ancora una
vergine, un legno e la morte, già simboli
della sconfitta, diventare ora
simboli della sua vittoria. Infatti al posto di Eva c'è Maria, al posto
dell'albero della scienza del bene e del male c'è l'albero della croce, al
posto della morte di Adamo la morte di Cristo.
Vedi come colui che aveva vinto viene ora sconfitto con gli
stessi suoi mezzi? Presso l'albero il diavolo abbatté Adamo, presso l'albero
Cristo sconfisse il diavolo. E quell'albero mandava all'inferno, questo invece
richiama dall'inferno anche coloro che vi erano già scesi. Inoltre un altro
albero nascose l'uomo vinto e nudo, questo invece innalza agli occhi di tutti
il vincitore spoglio. E quella morte colpì tutti coloro che erano nati dopo di
essa, questa morte invece risuscita anche coloro che erano nati prima di essa.
«Chi può narrare i prodigi del Signore?» (Sal 105, 2). Siamo stati resi
immortali da una morte: queste sono le gloriose imprese della croce.
Hai compreso la vittoria? Hai capito il modo con cui ha
vinto? Apprendi ora come questa vittoria fu riportata senza nostra fatica e
sudore. Noi non abbiamo bagnato di sangue le armi, non siamo stati in
battaglia, non siamo stati feriti, la battaglia non l'abbiamo nemmeno vista,
eppure abbiamo riportato vittoria. Del Signore è stato il combattimento, nostra
la corona. Poiché la vittoria è anche nostra, imitiamo i soldati e, con voci di
gioia, cantiamo oggi le lodi e l'inno della vittoria. Diciamo, lodando il
Signore: «La morte è stata ingoiata per la vittoria. Dov'è, o morte, la tua
vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?» (1 Cor 15, 54-55; cfr. Is 25, 8;
Os 13, 14).
Tutto questo ci è stato procurato dalla croce gloriosa: la
croce, trofeo eretto contro il demonio, arma contro il peccato, spada con cui
Cristo ha trafitto il serpente; la croce volontà del Padre, gloria
dell'Unigenito, gaudio dello Spirito Santo, onore degli angeli, presidio della
Chiesa, vanto di Paolo, difesa dei santi, luce di tutto il mondo.
Dalle «Omelie» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
(Il cimitero e la croce, 2; PG 49, 396)
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