giovedì 11 ottobre 2012

Maria figura della Chiesa

La santa Vergine per il dono e il privilegio della divina maternità, che la unisce col Figlio redentore, e per le sue grazie e le sue funzioni singolari, è pure intimamente unita alla Chiesa. La Madre di Dio è la figura della Chiesa, come già insegnava sant'Ambrogio. Lo è nell'ordine della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo. Maria, anche come vergine e madre, è l'esemplare incomparabile e perfetto della Chiesa, chiamata anch'essa con ragione, madre e vergine. Per la sua fede e la sua obbedienza Maria generò sulla terra lo stesso Figlio del Padre senza cooperazione dell'uomo, ma unicamente per opera dello Spirito Santo. La novella Eva non credette all'antico serpente, fece invece omaggio di una fede assoluta e inalterata a Dio che le parlava per bocca dell'angelo. Ella diede alla luce un Figlio, costituito da Dio primogenito di una moltitudine di fratelli (cfr. Rm 8, 29), cioè dei fedeli, alla cui nascita e formazione ella coopera con amore di madre.
Ora la Chiesa contempla l'arcana santità di Maria) ne imita la carità e adempie fedelmente la volontà del Padre. Così, per mezzo della parola di Dio, accolta con fedeltà, diventa essa pure madre, poiché con la predicazione e il battesimo genera a una vita nuova e immortale i figli, concepiti ad opera dello Spirito Santo e nati da Dio. Essa pure è vergine che custodisce immacolato e santo l'amore promesso allo Sposo e, a imitazione della madre del suo Signore, con la virtù dello Spirito Santo, conserva verginalmente integra la fede, solida la speranza, sincera la carità.
Mentre la Chiesa ha già raggiunto nella beatissima Vergine la perfezione che la rende senza macchia e senza ruga (cfr. Ef 5, 27), i fedeli sono ancora nella condizione dello sforzo e della lotta contro il male per il progresso nella grazia. Per questo innalzano gli occhi a Maria, la quale rifulge come il modello della virtù davanti a tutta la comunità degli eletti. La Chiesa la contempla con devoto affetto e, alla luce del Verbo fatto uomo, penetra sempre più profondamente l'altissimo mistero dell'incarnazione, oggetto del suo culto, e ricopia sempre più perfettamente l'immagine del suo Sposo. Maria, che ha una parte di primissimo piano nella storia della salvezza, sintetizza in sé e riflette sulla Chiesa i principali valori della rivelazione. Così quando la si predica e la si onora, ella rinvia i credenti al Figlio suo, al suo sacrificio e all’amore del Padre. A sua volta la Chiesa, mentre opera per la gloria di Cristo, diventa più simile al suo alto modello, progredisce continuamente nella fede, nella speranza e nella carità, e in ogni cosa cerca e segue là divina volontà. Anche nel suo ministero apostolico la Chiesa sente di assomigliare alla Vergine, che generò il Cristo dopo averlo concepito per opera dello Spirito Santo. Come lei, infatti, la Chiesa contribuisce efficacemente alla prima presenza e alla crescita di Cristo nei cuori dei fedeli.
La Vergine costituisce quel nobile ideale di amore materno che deve informare la missione apostolica di coloro che nella Chiesa lavorano per la rigenerazione degli uomini.

Dalla  Costituzione dogmatica «Lumen gentium» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa (Nn. 63-65)



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