Vi vorrei esortare a lasciar tutto, ma non oso. Se dunque non potete lasciare
tutte le cose del mondo, usate le cose di questo mondo in modo da non essere
trattenuti nel mondo; in modo da possedere le cose terrene, non da esserne
posseduti; in modo che quello che possedete rimanga sotto il dominio del vostro
spirito e non diventi esso stesso schiavo delle sue cose, e non si faccia
avvincere dall'amore delle realtà terrestri.
Dunque i beni temporali siano in nostro uso, i beni eterni siano nel nostro
desiderio; i beni temporali servano per il viaggio, quelli eterni siano bramati
per il giorno dell'arrivo. Tutto quello che si fa in questo mondo sia
considerato come marginale. Gli occhi dello spirito siano rivolti in avanti,
mentre fissano con tutto interesse le cose che raggiungeremo.
Siano estirpati fin dalle radici i vizi, non solo dalle nostre azioni, ma anche
dai pensieri del cuore. Non ci trattengano dalla cena del Signore né i piaceri
della carne, né le brame della cupidigia, né la fiamma dell'ambizione. Le
stesse cose oneste che trattiamo nel mondo, tocchiamole appena, quasi di
sfuggita, perché le cose terrene che ci attirano servano al nostro corpo in
modo da non ostacolare assolutamente il cuore.
Non osiamo perciò, fratelli, dirvi di lasciare tutto; tuttavia, se volete,
anche ritenendole tutte, le lascerete se tratterete le cose temporali in modo
da tendere con tutta l'anima alle eterne. Usa infatti del mondo, ma é come se
non ne usasse, colui che indirizza al servizio della sua vita anche le cose
necessarie e tuttavia non permette che esse dominino il suo spirito, in modo
che siano sottomesse al suo servizio e mai infrangano l'ardore dell'anima
rivolta al cielo. Tutti coloro che si comportano così, hanno a disposizione
ogni cosa terrena non per la cupidigia, ma per l'uso. Non vi sia niente dunque
che freni il desiderio del vostro spirito, nessun diletto di nessuna cosa vi
tenga avvinti a questo mondo.
Se si ama il bene, la mente tropi gioia nei beni più alti, quelli celesti. Se
si teme il male, si abbiano davanti allo spirito i mali eterni, perché mentre
il cuore vede che là si trova ciò che più si deve amare e più si deve temere,
non si attacchi assolutamente a quanto si trova di qui.
Per far questo abbiamo come nostro aiuto il mediatore di Dio e degli uomini,
per mezzo del quale otterremo prontamente ogni cosa, se ardiamo di vero amore
per lui, che con il Padre e lo Spirito Santo vive e regna Dio per tutti i
secoli dei secoli. Amen.
Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa
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