Se quante sono le sabbie che rimescola
il mare
sospinto da venti turbinosi,
o quanti sono gli astri che nelle notti
stellate
occhieggiano brillando nel cielo,
altrettanto fossero le dovizie che
sparge l’Abbondanza
col corno ben pieno [la cornucopia],
senza ritrar le mano,
non perciò l’umano genere cesserebbe
di piangere lamentevoli sventure.
Quand’anche un dio realizzasse
benevolmente le loro brame,
prodigando oro in quantità
e colmasse la loro avidità di
splendidi onori,
le cose già ottenute sembran nulla,
ma l’insaziabile bramosia, mentre
ingoia le cose ottenute,
nuovamente spalanca le fauci ingorde.
tratto da la consolazione della filosofia
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