venerdì 14 febbraio 2014

O Signore, che io possa avere dare frutti degni della conversione (MT 3,8)



O Signore, se ti amassi con tutte le mie forze, in virtù di questo amore, amerei il mio prossimo come me stesso.
Invece, sono tanto indifferente ai suoi mali, mentre sono tanto sensibile per il minimo dei miei!
Sono freddo nel compassinarlo, lento nel soccorrerlo, tiepido nel consolarlo...
Dov'è l'ardore, dove la tenerezza di un San Paolo?
Piangere con chi piange, rallegrarsi con chi si rallegra; essere deboli coi deboli; soffrire quasi fossimo nel fuoco per essere bruciati quando qualcuno viene scandalizzato.
O mio Dio, se niente di tutto questo c'è nel mio cuore allora devo concludere che non amo il mio prossimo come me stesso e neppure amo te con tute le mie forze e con tutto il mio cuore...
O mio Dio fammi comprendere qual'è la mia infermità e il bisogno che ho di te per usare delle mie forze, per volere ciò che voglio e per incominciare a volerlo.


Meditazioni

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