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Marco 14,12-16.22-26; Esodo 24,3-8 Salmo 115 Ebrei 9,11-15
Avendo amato i suoi ch`erano nel mondo,
li amò fino alla fine (Gv 13,1). Allora diffuse sui suoi amici quasi tutta la forza del suo amore, prima di effondersi egli
stesso, come acque per gli amici. Allora diede loro il sacramento del suo corpo e del suo sangue e ne
istituí la celebrazione. Non so se piú ammirare la sua potenza o il suo amore! Per consolarli della sua
partenza, inventò questo nuovo modo di presenza; cosí, anche lasciandoli e togliendo loro la sua presenza
corporale, egli restava non solo con loro, ma in loro, per virtù del sacramento Allora, come se avesse
completamente dimenticato la sua maestà e facesse oltraggio a se stesso - ma è un vanto per chi ama abbassarsi
per gli amici - con una degnazione ineffabile il Signore - quel Signore! - lavò i piedi dei servi.
Così, allo stesso tempo, diede loro un modello
di umiltà e il sacramento del perdono.
(Guerric d`Igny, Sermo in Ascens., 1)
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