giovedì 13 febbraio 2014

La folla





Sfilando la pioggia,
la nebbia,
lo smog omicida,
il tempo che incalza
e ruba, passando, la vita,
ritorna,
ritorna ogni sera ..
Ai bordi del duomo,
ai piedi di quel grattacielo
che sembra una stele
svettante funesta
sull'epica angoscia dell'Uomo,
percorre impaziente
le piazze, le corti, le vie:
si schiera, s'accalca, s'ingolfa,
calpesta calpesa
il lucido asfalto
con l'impeto,
l'ansia,
la foga di un 'orda,
d'un branco di topi,
E brulica,
sciama,
s'arresta
dovunque c'è spazio e clamore
ma parte,
ritorna ,
scompare,
riappare.
Discende le scale consunte
e a volte s'infogna
nel basso “metro”
per fendere meglio ,
guizzando
le viscere nere
di mezza città
e leggere in pace
“Il Sole”,
“DuePiù”,
“Il Messaggero”.
Risale poi illesa
sul nastro rotante
in vista del cielo.
Si orienta.
E per poco
ristagna qua e là.



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